Coleottero dannoso per le patate

Senza dubbio la patata è l’ortaggio preferito dagli italiani. Le statistiche la indicano tra le verdure più scelte nella dieta alimentare delle famiglie del bel paese. La patata si può cucinare in tutte le maniere e ogni volta, il suo sapore arricchisce e rende piacevoli pranzi, cene e spuntini.

Dal punto di vista della coltivazione, benché questo tubero abbia un processo di produzione semplice e redditizio, la patata è soggetta all’attacco di molti parassiti i quali essendo molto rapidi a riprodursi possono intaccare velocemente interi raccolti.

Come difendere la patata dagli attacchi parassitari

La prevenzione fa la differenza. Esistono soluzioni davvero semplici e che garantiscono di mantenere inalterata la composizione organolettica di questo straordinario ortaggio. Sarà necessario quindi osservare costantemente l’evoluzione della crescita del tubero cercando di cogliere i primi segni dell’attacco di insetti malevoli. Intervenire tempestivamente con trattamenti antimicrobici e antiparassitari fermerà sul nascere il processo riproduttivo di questi ospiti indesiderati limitando al minimo i danni.

Il primo modo quindi per intervenire è, identificare con certezza qual è l’agente parassitario che sta intaccando il raccolto di patate. Spesso basterà osservare le foglie che sono di solito colpite da insetti aerei i quali intaccano anche il tubero sottostante. I più comuni insetti che attaccano gli orti e le piantagioni sono gli afidi ma, sicuramente il nemico numero uno è il coleottero della patata detto doriflora; conoscerne le caratteristiche sarà importante per limitarne l’operato.

La doriflora: il coleottero della patata

La presenza di questo coleottero è una certezza, purtroppo, quando si possiede un appezzamento di terreno usato per la coltivazione di patate. Tutti gli anni puntuale si presenta questo parassita che viene catalogato come insetto fitofago.

Come riconoscerlo?

Nel primo stadio larvale ha una striatura rossiccia, divenendo adulto assume una colorazione giallo nera. La sua dimensione si aggira intorno ad 1 cm di lunghezza.

La storia di questo coleottero affonda le sue radici nel continente Americano. La doriflora è presente nei nostri territori più o meno dalla seconda guerra mondiale e non ha ancora trovato, ad oggi, nella catena alimentare un elemento che le faccia da antagonista.

Il coleottero della patata ha come stagione preferita la primavera; la sua attività comincia con la deposizione delle uova nel retro delle foglie del tubero, si possono riconoscere dalla tonalità giallo-arancio che assumono.

La crescita delle larve dipende proprio dalle sostanze contenute sulla superficie ricca di clorofilla sulla quale vengono appoggiate.

La pigmentazione così accesa delle uova di Doriflora costituisce l’elemento di svantaggio più importante per la proliferazione del coleottero della patata. Il coltivatore attento sa che, più o meno dall’inizio della fioritura, osservando frequentemente il fogliame semplicemente eliminando manualmente le uova si potrà proteggere definitivamente il prezioso raccolto.

Naturalmente esistono dei prodotti ecologici come l’olio di Neem che aiuteranno a debellare questo fastidioso coleottero dalle proprie coltivazioni.